venerdì 3 giugno 2016

INTERVISTA A LEO FREYRIE PER IL GIORNALE DELLA NEVE (Prima Parte)

Pubblichiamo una interessante intervista, che riepieloga la storia degli sci Freyrie, e della loro costante ricerca dell'innovazione.

INTERVISTA A LEO FREYRIE PER IL GIORNALE DELLA NEVE
di Enrico Brusadelli

Ho davanti Leo Freyrie e mi accingo a fargli domande sulla nascita vita e futuro della Ski Freyrie.
Quando nasce la Freyrie.
La ditta Freyrie nasce nel 1922 costruendo articoli da seme bachi a Eupilio in provincia di
Como.
Emilio Freyrie, nel 1919

Il nonno Vittorio Emanuele regalo’ questa ditta a papa’ Emilio al ritorno dalla guerra 15/18
per dargli una posizione. Dopo una potente crisi della seta papa’ Emilio grande sportivo e amico
intimo di Vitale Bramani suo consumatore di sci nel negozio di Milano in via Spiga e con
il quale amava andar per montagne (papa’ con Vitale inventarono la suoletta Vibram dopo
che un loro caro amico si ammazzo scivolando con gli scarponi chiodati che servivano per la
roccia) da buon imprenditore, e con la vista lunga prima costrui gli sci normali e contemporaneamente, invento’ gli sci pieghevoli.
Lo storico Sci Pieghevole Freyrie

Era il 1927. Lo sci pieghevole facilitava la risalita a piedi non essendoci ancora gli impianti di risalita e una sola discesa coronava lo sforzo della risalita . Si potevano legare sullo zaino
comodamente. Lo sport dello sci prese piede soprattutto in centro Italia e successivamente
sulle Alpi. Le prime gare con gli sci Freyrie furono vinte nel 1929 all’Abetone a Tagliacozzo a
Vallombrosa e al campionato Marchigiano di Bolognola .
Il primo logo della Sci Freyrie

Il primo logo della azienda e’ del 27. Mio fratello Enrico  si ricorda che papa’ gli fece
espressamente per lui degli sci quando lui aveva otto anni e gli scarponi non chiodati furono
ordinati ad un calzolaio di Como fatti apposta per essere contenuti nella ganascia dell’attacco.
Un nostro amico ha ritrovato un libretto fatto da mio papa’ nel 29 con la spiegazione e le caratteristiche tecniche degli sci pieghevoli e le vittorie al Portobello Market di Londra !

Le gare consistevano generalmente in percorsi in quota e percorsi di fondo. Gli sci ebbero
subito successo e furono adottati dal nostro esercito anche perche’ potevano essere paracadutati
per gli alpini e la produzione fu subito di parecchie decine di migliaia di paia.

Ma gli sci normali quando presero piede.
Papa’ oltre agli sci pieghevoli faceva anche quelli considerati “normali” in un pezzo unico
sagomati e tenuti nei morsetti durante le pause perché si svirgolavano. Erano in frassino con
soletta in legno verniciati con vernice alla nitro scivolavano solo in base alla cera della sciolina
che si impiegava. Se si sbagliava la sciolina si formavano zoccoli enormi di neve sulla suola. Il
nostro concorrente era la Persenico di Chiavenna. Come si svilupparono poi?
Papa’ ando’ in Norvegia dalla ditta Osbie ed acquisì il brevetto per fare gli sci compensati in 21
pezzi. Questi avevano finalmente la caratteristica di non svirgolarsi avendo la vena del legno
recisa in 21 pezzi. Nonostante questa innovazione Colo’ preferì per vincere le olimpiadi di
discesa gli sci in massello. (8)
Papa’ poi mise una soletta di Hichory legno durissimo che proveniva dal Missisipi’ con laminature
di lignostone che era legno pressato durissimo e per lanciare questa novita’ ebbe difficolta’
in quanto le innovazioni sono sempre difficili da digerire.
Bruno Dacol con gli sci da salto compensati che ancora fanno parte della mia collezione ebbe
da Mussolini la medaglia d’Oro per essere stato il primo al mondo a infrangere il muro dei
cento metri nel salto dal trampolino a Ponte di Legno.
(continua)

5 commenti:

  1. Buongiorno Leo, in collezione ho un paio dei vostri antichi sci pieghevoli!
    Leggo che era stato redatto un opuscolo con le istruzioni su di essi, se fosse possibile avere una copia digitale di esso sarebbe di grande interesse per me...
    Sul marchio circolare c'è scritto: Sci Freyrie - Succ. Conti Carlo - Carella - brevettato, che ruolo hanno avuto gli altri nomi presenti?

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  2. Buongiorno Leo, in collezione ho un paio dei vostri antichi sci pieghevoli!
    Leggo che era stato redatto un opuscolo con le istruzioni su di essi, se fosse possibile avere una copia digitale di esso sarebbe di grande interesse per me...
    Sul marchio circolare c'è scritto: Sci Freyrie - Succ. Conti Carlo - Carella - brevettato, che ruolo hanno avuto gli altri nomi presenti?

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    Risposte
    1. Buongiorno Luca. Ci dia il tempo di fare qualche ricerca in archivio e sicuramente troveremo qualcosa in merito. Per l'approfondimento della storia delle origini dell'azienda, le diamo appuntamento a settembre, quando pubblicheremo qualche altra notizia.
      Mi piacerebbe anche poter vedere di persona i suoi sci: in che città si trova? Magari ci possiamo incontrare per un caffè. Grazie Leo

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    2. Dr: freyrie compimenti x la,sua azienda,

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  3. Mi trovo in val d'Ossola (VB), la invito a dare un'occhiata a queste due risorse internet (nella prima c'e' una foto dei pieghevoli, che non sono ancora mai stati esposti in pubblico), nella seconda puo' trovare un mio contatto diretto e diverse altre cose sul tema, grazie e a presto.

    https://www.facebook.com/ceraunavoltalosci/

    https://sites.google.com/site/ceraunavoltalosci/


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Vi ringrazio per aver letto il mio blog. Se avete ricordi e testimonianze relativi agli Sci Freyrie o alle tavole da surf Mares, scrivetemi pure.