Una breve presentazione di Leonardo Freyrie e della storia della sua vita. La passione per il lavoro e l'innovazione, l'avventura della storica Ski Freirie, e le molte esperienze della sua carriera lavorativa
domenica 28 agosto 2016
Il primissimo logo della Freyrie.
Quando Emilio Freyrie fondò la Sci Freyrie nel 1927 come prima cosa pensò a realizzare una immagine da reclamizzare, un "marchio di fabbrica.
Si affidò ad un pittore dell'epoca un certo "Fabio Mauro " che gli dipinse questa rappresentazione di un saltatore durante il volo. In quegli anni le gare si facevano solo di salto e di mezzo fondo, non essendoci gli impianti di risalita.
Fu Bruno Da Col il primo atleta al mondo con gli sci Freyrie da salto, costruiti in legno compensato e con tre scanalature sulla soletta. Lanciandosi dal trampolino di Ponte di Legno, Dal Col riuscì a compiere un salto superando i cento metri e guadagnandosi così dal duce la medaglia d'oro e il cavalierato!
Le prime vittorie documentate della Freyrie risalgono al 1927!
martedì 23 agosto 2016
Lo sci pieghevole Freyrie: un'invenzione rivoluzionaria.
Amici appassionati nella foto il mio papà' Emilio Freyrie nel 1927, ritratto con gli sci pieghevoli. Caratteristico l'abbigliamento dell'epoca in giacca sportiva e cravatta. In quegli anni gli sci normalmente erano lunghi 2 metri e 15 e quindi poterli ripiegare per fare la salita a piedi avvantaggiava moltissimo lo sciatore che li poteva legare anche allo zaino. All'epoca, senza mezzi di risalita, le gare si facevano solo nella specialità mezzo fondo è salto. Già nel 27 vincemmo parecchie gare " Mezzalama" che già si correva,
Una curiosità: lo sci, inteso come sport, si era sviluppato più rapidamente nel centro Italia rispetto al nord . Gli sci erano di frassino senza lamine e come abbellimento venivano marchiati a fuoco. Le staffe in acciaio resistevano bene allo sforzo anche perché papà' fece studiare la resistenza ad un ingegnere meccanico. Fu un successo .
domenica 21 agosto 2016
I mondiali di sci nautico a Long Beach
Bruno Zaccardi il primo a sinistra vincitore del Campionato del Mondo di salto a Long Beach in California con il nuovo record sulla distanza con gli sci Freyrie. Di fianco Franco Carraro campione d’Europa Piera Castelvetri campionessa del Mondo Alberto Pederzani campione d’Italia e Piero Marzotto.
Nomi importanti che fanno parte della schiera dei campioni dello sci nautico italiani, grazie anche agli sci Freyrie.
sabato 20 agosto 2016
dal Lago di Como alle grandi traversate marine: gli sci Freyrie protagonisti.
Una foto un po' rovinata dal tempo, in cui compare il campione di sci nautico Enrico Guggiari |
Il lago di Como e’ sempre stato una fucina di sciatori di velocita’ sull’acqua perche’ ha sempre avuto cantieri in grado di fornire barche super veloci.
Abbate, Molinari, Cometti, Molivio ecc hanno sempre dominato la scena mondiale in velocità prima dell’avvento dell’ing Buzzi, che ha rivoluzionato tutto ed e’ ancora incontrastato in questo settore.
Nello sci nautico la Freyrie ha vinto tutto. Prima con Bruno Cassa il titolo italiano poi con Enrico Guggiari , un atleta fantastico e preparatissimo atleticamente che non mollava mai abbiamo vinto tre volte il titolo europeo e il mondiale in Sud Africa; quindi con Stefano Gregorio il Mondiale del 1995! Chi faceva velocità doveva passare dalla Freyrie se voleva vincere! Spesso la velocità media superava i 120 km l'ora!
Gli sci da velocità venivano usati anche per le traversate record: ricordo che abbiamo vinto la Pola -Cervia, - Malta - Siracusa, la traversata della Manica e il Raid Australia Nuova Zelanda!
Gli sci per questo tipo di gare erano lunghi due metri con la coda a redan che riduceva la parte bagnata dello sci e quindi lo sforzo. Avevo chiesto allo stesso ing Buzzi ragguagli in merito ed i consigli sono stati utilissimi, facendoci dominare la scena mondiale.
Le vittorie si costruiscono sempre con la tecnica più moderna e atleti validi . Non ci sono altre argomentazioni.
Ecco nel mio archivio cosa ho trovato su Stefano Gregorio e su Enrico Guggiari.
Leonardo.
Nella foto, lo sci arancione più lungo è il modello Daytona, che fu campione del mondo di velocità. |
venerdì 19 agosto 2016
L'amore per lo sci nautico e... un'amore dallo sci nautico
Una raccolta di sci nautici Freyrie |
Questi mono sci hanno vinto i campionati del mondo in varie epoche e
sono gelosamente custoditi nel mio museo dello sci Leonardo Freyrie.
Gli stessi
sono stati esposti all’Expo di Shanghai nel padiglione italiano come
massimo esempio di design nello sport dopo essere stati esposti a Ivrea
alla mostra Sport Design organizzata dalla Triennale di Milano.
Ricordo anche che
un nostro sci ha vinto il “Compasso d’oro “ come massima espressione del design
italiano ed e’ attualmente esposto al Moma di New York.
Nella foto sul pontile del Centro Federale del lago del
Segrino Silvia Terraciano campionessa italiana ed europea e Franca Ricotti
giovane e promettente speranza dello sci nautico poi abbandonato per un amore
che poi e’ risultato quello di tutta la sua vita.
Silvia Terracciano e Franca Ricotti sul lago del Segrino. |
giovedì 18 agosto 2016
Angelo Vassena: il mago dello motonautica
Angelo Vassena e' stato l'export manager della Freyrie e ha contribuito alla diffusione del marchio in tutto il mondo.
Pilota di motonautica formidabile dell'era Molinari Pellolio, ricordo che faceva parte del team Mercury.
Un lunedì mi disse che sul Danubio aveva vinto una gara a 210 kl di media!! Fu utilissimo consigliere per i nostri sci da velocità conoscendone tutti i segreti. A lui dobbiamo moltissimo per le sue conoscenze straniere diventate poi nostri affezionati clienti. Tutti a Porto Rotondo sua residenza per le vacanze usarono gli sci Freyrie come lord Snowdon ritratto nella foto al Porto Rotondo. Fu poi apprezzatissimo presidente della Federazione Motonautica Italiana.
mercoledì 17 agosto 2016
Jaqueline Onassis e il "Jet Set"Jaqueline onassis di Porto Cervo
Jaqueline Onassis a Porto Cervo. |
Jaqueline Onassis sciava a Porto Cervo con gli sci Freyrie . Io proposi personalmente all'Aga Khan a Saint Moritz di poter fornire le scuole di sci della Costa Smeralda. Lui apparve sulla copertina di Life americano con uno sci Freyrie in mano con a fianco una giovanissima Romina Power e ciò ci fece molta pubblicità per il nostro importatore americano che ci chiese quanto avevamo pagato per questa copertina. Nulla! Tantissimi personaggi sciarono con i nostri sci, Jaqueline compresa e Athina Mary Livanos Niarcos le donne più in vista di quel periodo.
martedì 16 agosto 2016
Il Segrino: il lago degli sci Freyrie
Sul lago del Segrino a Eupilio, c'era il Centro Federale di Sci Nautico.
Tutti gli atleti italiani si allenavano li’ ad eccezione di chi, stando in centro
Italia, sciava sul lago Trasimeno. tra questi c'erano i fratelli Granalli, ottimi sciatori
e i romani come Bruno Zaccardi campione del mondo con sci Freyrie che si
allenava anche sul lago di Piediluco.
Poiche’ la Freyrie era a un kilometro dal lago io montavo sul motoscafo
vedevo come sciava l’atleta ed in base alla sua forma cercavo di costruirgli
uno sci il più adatto possibile alle sue caratteristiche atletiche e di forma.
Generalmente stavano da noi tre/quattro giorni per poter rifinire gli sci in fabbrica, dando fino a 5 mani di
vernice.
Quando venivano in ditta i campioni stranieri li portavamo al Centro così vedendoli sciare spiavamo la loro preparazione e forma fisica e studiavamo gli
accorgimenti che avevano preparato per essere vincenti.
La foto ritrae due campioni d’Europa francesi Jean Jaques Potier campione
di salto e Jaques Tillement campione di figure con gli sci Freyrie. La foto è stata scattata nel
giardino della casa di Carella con la mia mamma Ada al loro braccio. Foto curiosa che mi
rimane nel cuore! Jaques Tillement e Jean Jaques Potier erano dei ragazzi
splendidi con i quali si potevano sperimentare cose egregie.
sabato 13 agosto 2016
Tris d'Assi!
Hoffer, Zucchi e Terracciano |
Questa foto ritrae un favoloso tris di campioni !!!
Roby Zucchi ( tuta blu) Campione del Mondo e Campione d’Europa e Campione
italiano.
Silvia Terracciano Campionessa d’ Europa e Campionessa italiana.
Max Hoffer Campione d’Europa e Campione italiano
Tutti hanno sempre usato sci Freyrie .
Roby Zucchi era un collaudatore fantastico e serviva moltissimo per la
messa a punto degli attrezzi da gara. Li provava li riprovava li faceva
modificare sino ad esserne soddisfatto. E’ stato un’atleta fantastico sia in
slalom sia in figure e perfino nel salto!Fantastico sotto tutti i punti di vista
sopra tutto umani. Max Hoffer collaborava instancabilmente per perfezionare gli
attrezzi e spesso veniva al Segrino al Centro Federale per migliorare . Silvia
Terracciano aveva una determinazione incontenibile per vincere e i risultati
parlano per lei.
venerdì 12 agosto 2016
I segreti del Trimetal
Gli sci Trimetal Freyrie con l’antivibrante vincevano perché erano costruiti in
modo eccezionale, con una tecnica basata sulla stratificazione dei materiali.
Nell'immagine qui sotto si vedono i materiali che compongono lo
sci.
Dall’alto:
Superfice vinilica telata rossa
Metallo ergal 59 decapato
Fliset per non fare uscire la colla nel pressaggio
Gomma che si vulcanizza col calore
Metallo ergal 59
Fliset
Anima di legno compensato frassino abete con punta in alluminio
Fliset
Metallo ergal 59
Fliset
Suola in Kofix
Nell’anima di legno veniva inserito nella punta un gettone di piombo .
Durante le vibrazioni della discesa la punta e la coda non entravano mai in
risonanza creando più stabilità nella discesa allo sciatore.
Durante le prove
su una macchina studiata apposta per noi dallo Studio di ricerche della
Fiat di Torino, il cui capo era l’ing Grosso, gli sci senza piombo quando
entravano in risonanza esasperando le vibrazioni scoppiavano, come fece il
primo Comet inglese. Poi le ali furono costruite con pesi diversi.
giovedì 11 agosto 2016
Eddy De Telder
Eddy De Telder |
Eddy De Telder e’ stato campione d’Europa e primatista mondiale di slalom
con gli sci Freyrie costruiti in carbonio.
Il record consistette nell’essere riuscito a chiudere un percorso non compreso
nei calcoli matematici lunghezza della corda/ velocita’.
Il carbonio ha come caratteristica la tenuta sia in trazione che in
compressione. Invece il Kevlar, ad esempio, resiste benissimo in trazione ma male
in compressione.
La Freyrie fu tra i primi produttori a usare i materiali compositi, ancor prima della Ferrari.
La Ciba ci porto’ la tecnologia delle navicelle spaziali e la sci Freyrie fu la prima a
produrre sci in stampo riscaldato a 120 gradi con fibre di carbonio affogate in
resina epossidica con anima in alveolare d’alluminio.
Questo sistema fece si che il nostro sci non avesse piu’ torsione e quindi
teneva la tangente senza derapare al passaggio d’onda risultando eccellente
rispetto agli sci in legno. A completare l’opera l’attacco fu studiato in modo
da non far piegare il piede esternamente.
Per infilare il piede nell’attacco ci facevano sforzi sovrumani ma il
risultato premiava!
Detengo con gelosia nel mio museo personale lo sci del
record!
Leo.
In questo video, risalente ai Campionati di Milano del 1977, si possono vedere molti campioni a noi già noti. Oltre a De Telder, anche Silvia Terracciano, Roby Zucchi e... moltissimi sci Freyrie in attesa di gareggiare!
mercoledì 10 agosto 2016
Un lungo elenco
Da una pubbilicita' del 1976: in rilievo i titoli vinti in quegli anni! Per il
reparto sci da neve non e' poco, tanto che per molto tempo lo slogand dell'azienda fu proprio "Sci Freyrie, hanno vinto talmente tante volte da non ricordale neanche"
Leo
Leo
martedì 9 agosto 2016
Noblesse oblige...
La storia degli sci Freyrie, in particolar modo grazie alla dirompente personalità di Leonardo, è costellata da incontri con personalità molto importanti dell'epoca: grandi industriali, stilisti, personaggi dello spettacolo, mondo del "Jet-Set" internazionale, per non parlare degli innumerevoli campioni sportivi.
Incontri di lavoro che si trasformavano in pubbliche relazioni, allargando così la fama che gli sci Freyrie raccoglievano tra il pubblico.
In questa foto, tratta da un libro di ricordi fotografici, vediamo Lord Shadow, allora fidanzato di Margaret d’Inghilterra, con gli sci Freyrie alla scuola di sci nautico Freyrie al Cala di Volpe a Porto Cervo.
La Scuola di Sci Nautico Freyrie fu un'avventura davvero particolare, ma di questo ne parleremo più in dettaglio in un prossimo post.
A presto!
Incontri di lavoro che si trasformavano in pubbliche relazioni, allargando così la fama che gli sci Freyrie raccoglievano tra il pubblico.
In questa foto, tratta da un libro di ricordi fotografici, vediamo Lord Shadow, allora fidanzato di Margaret d’Inghilterra, con gli sci Freyrie alla scuola di sci nautico Freyrie al Cala di Volpe a Porto Cervo.
La Scuola di Sci Nautico Freyrie fu un'avventura davvero particolare, ma di questo ne parleremo più in dettaglio in un prossimo post.
A presto!
Lord Shadow a Cala di Volpe prova gli sci Freyrie |
Un'altra immagine con Lord Shadow impegnato con gli sci Freyrie. |
giovedì 4 agosto 2016
Un po' di amarcord...
Leonardo
mercoledì 3 agosto 2016
Stefano Anzi e le tute "spaziali"
Un giovanissimo Stefano Anzi, in una foto d'epoca. |
Qualche tempo fa ho avuto il piacere di parlare con Stefano Anzi, mio atleta, che mi ha ricordato la sua vittoria con i Trimetal Freyrie ai campionati italiani di discesa libera del 1969 a San Martino di Castrozza. In oltre mi ha precisato che le tute fatte da noi per la discesa libera, realizzate con materiale spalmato che non faceva passare l’aria, furono usate per la prima volta da lui e da Marcello Varallo nel 1970 ai mondiali di Val Gardena. Lui avrebbe vinto con distacco se non avesse saltato una porta. Varallo fu quinto assoluto. Un piazzamento veramente buono grazie agli sci e alle innovative tute ancora inesistenti sul mercato. Ricerca e Sviluppo certo non mancavano alla Freyrie in quegli anni!
Leonardo Freyrie
martedì 2 agosto 2016
Pietro Albertelli al KL: Buona la prima!
Pietro Albertelli portato in trionfo al KL di Cervinia |
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